Archivio per luglio 2008

Fanciullina uno

Io per certe cose sono rimasta una fanciullina. Quando si tratta di mangiare e bere, per esempio.

Settimana scorsa ero di buon umore e quando sono di buon umore divento teneramente infantile. Insomma ero in giro per grandi magazzini in pausa pranzo e m’è venuto in mente di comprare un bollitore per farci il te’ in ufficio. Pensato e fatto, mica come i colleghi che nei deliri invernali avevano progettato l’acquisto di un microonde per le zuppe del casale e nell’afa estiva proposto un minifrigobar per bibite, yogurt pro dieta e vodka antidepressiva senza mai concretizzare nulla.

Ho comprato il bollitore, il te’ verde e con la tazza che avevo già (anni fa ho fraternizzato con un altro ufficio molto godereccio che di tanto in tanto mi invita a prendere il te’) sono tornata in ufficio felice come una bimbetta . Finalmente potevo avere un ruolo in azienda, fare il te’ (e anche il caffe liofilizzato)!

Però, sarà la calura estiva, sarà il senso di colpa dei colleghi che avevano proposto una cucina super attrezzata che non s’è mai vista, al mio grido entusiasta “TEEEEEEEEEE’?????????????” nessuno si aggrega e così bevo sempre il te’ da sola. I miei colleghi li vedo molto inteneriti dalla situazione, mi guardano sorridenti mentre riempio il bollitore, mentre preparo il te’ in bustina (ok è sacrilego però insomma non voglio esagerare è pur sempre un ufficio!), mentre degusto (o meglio tracanno) e raggiungono il massimo della tenerezza quando mi avvio verso il bagno con la mia mug da lavare. Sembro proprio me treenne quando scioglievo il pongo nel Dolce Forno.

Beh felice di farli sorridere in questo grigiore milanese anche se li ho visti preoccupati sentendo i miei discorsi sulla possibilità per questo inverno di preparare odorose zuppe liofilizzate. Esisterà la polenta istantanea?

Dedicata a me

Io l’ho cercata sopra il colle
La mia piccola ribelle
Stava invece in casa tua
O bambola
Con me viveva sotto il sole
A nutrirsi di parole
Quando mai la rivedrò
O bambola
Si dice in giro che la tieni male
Come fai
Mandami a dire se è vero
Corro a prenderla
E se l’hai vista intorno al fiume
Per le strade sulla neve
Pensaci e fammela
Una ipotesi
Si dice in giro che la tieni male
Come fai
Mandami a dire se è vero
Corro a prenderla
Dicono che si è fatta brutta
Questo non mi va
Mandami a dire se è vero
Corro a prenderla
L’abbellirò con nastri rosa
Fiori gialli tra i capelli
Riderà incredula
O bambola
Riderà incredula
O bambola
Riderà incredula
O bambola

 

Per una bambola – Patty Pravo -1984

 

Villaggi turistici con menu senza glutine

Si avvicina agosto, per molte persone è ora di portare la famigliola in vacanza.
Se nella vostra c’è un celiaco e volete andare in villaggio state tranquilli, ormai il personale dei villaggi è sempre ben disposto a darvi spiegazioni e, spesso, a rendersi disponibile per cucinare anche la pasta che vi siete portati con voi. Un consiglio che mi sento di darvi è di scegliere, se possibile villaggi con pranzi a buffet in modo da avere più scelta (ormai sono quasi tutti così).
Se proprio volete andare sul sicuro so che ci sono alcuni tour operator sensibili al problema celiachia che dovrebbero fornire in loco supporto informato.
Quello che conosco io perchè ho partecipato a una loro conferenza sull’argomento qualche anno fa alla BIT (con buffet finale senza glutine), è il Tour Operator i Viaggi del Ventaglio. Le prove? Qui e qui 

Se voi ne conoscete altri rendeteci partecipi della vostra esperienza!

 

Istanbul e l’hamam

Un mese fa ero a Istanbul,  vi parlerò di questa bellissima città ma ora, vorrei ricordare brevemente la mia bellissima esperienza nell’hamam. Se ci andrete non potete rinunciarvi, se l’idea vi mette soggezione fate come me, sceglietene uno storico che inevitabilmente sarà anche turistico, così vi ritroverete tra stranieri e non vi sentirete fuor d’acqua.
Sono stata in uno dei più famosi e antichi ed è stata un’esperienza bellissima. Non ho fatto massaggi, semplicemente sono entrata e mi sono rilassata, gettandomi acqua fresca sul corpo, sudando nella sauna e godendomi un’atmosfera secolare. Molte delle altre donne presenti, alcune italiane, hanno scelto il pacchetto comprendente il lavaggio e il massaggio eseguito da simpatiche donnone in costume intero grigio. Ma la presenza delle altre non mi ha infastidito perchè lì il tempo sì ferma, il mondo resta fuori, gli uomini e quel che temiamo pensino di noi pure e resta solo il nostro corpo e la nostra mente.
Che usanza meravigliosa, peccato che noi italiani non l’abbiamo conservata.

Per quanto riguarda il mangiare senza glutine, ho brevemente cercato informazioni su internet ma non ho trovato nessun elenco di ristoranti, così come al solito mi sono munita di restaurant card in turco e mi sono trovata benissimo, ovviamente ho mangiato tantissimo riso e kebab (non quello in panino ma in spiedino)

Vivere veramente richiede coraggio

Se ci muoviamo con fiducia in direzione dei nostri sogni e ci sforziamo di vivere la vita che abbiamo immaginato, incontreremo un successo inaspettato nelle ore comuni

Henry David Thoreau – Walder ovvero vita nei boschi


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